6 mete dove bere l’aperitivo in sù

L’aperitivo è un fenomeno di costume che nel corso degli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza, diventando per molti un rituale a cui non si può assolutamente rinunciare, un’occasione per scambiare due chiacchiere in tutta tranquillità o riprendere fiato e rilassarsi alla fine di una lunga giornata.

Nel centro storico di Volterra l’aperitivo si consuma dalle 18,30 alle 21,30, per poi riprendere nel dopocena con afflusso maggiore dalle 23,00. L’apericena non è molto frequente, ma altresì sono in tanti a concedersi l’aperitivo lungo, dove il pasto si limita alla sola consumazione degli appetizer.

L’aperitivo lungo non equivale ad una apericena, come in molti potrebbero pensare, in quanto non avviene la richiesta di antipasti o stuzzichini extra a prezzo maggiorato sulle bevute. Semmai l’apericena può equivalere ad una degustazione, ma anzichè fare uso di cocktails vengono considerati vini e birre di qualità.

Ci sono locali in cui si può fare aperitivo fino alle 20,00 e in altri locali dove si può stare, con il senno di poi, anche a notte fonda. Per chi lavora, studia o si gode semplicemente una gita di piacere a Volterra, proponiamo i migliori locali in cui consumare.

ENOTECA SCALI

Qui non facciamo aperitivo, saremmo scorretti con la terminologia. Meglio dire una bevuta di classe.

Non andateci per bere una cosa, datemi retta! Enoteca Scali è per ascoltare, scoprire, curiosare con naso e palato. L’accoglienza in questo Eden del vino è coinvolgente: volte rosse, arredi lignei e un’infinità di soprammobili e rifiniture da locale rustico con atmosfere bohémien. I vini sono ovunque e colpiscono le composizioni artistiche sulle pareti fatte con le loro bottiglie.

Salvo eccezioni il locale chiude prima di cena, conviene andarci nel tardo pomeriggio; se è inverno si può godere della bellezza della saletta interna, ma a temperature oneste consigliamo una bevuta fuori tête-à-tête, ai due tavoli in Piazzetta San Michele. Via Guidi inizia da qui, e da qui inizia il nostro percorso all’insegna del buon bere.


PORGI L’ALTRA PANCIA

Altra istituzione della bevuta di qualità è Porgi l’Altra Pancia. Inserita sulla principale Via Guidigode della vicinanza di molti punti di interesse.

Questa enoteca è ottima per chi volesse principiare con una degustazione dei vini per poi passare al servizio completo di trattoria. Il sabato, fare una bevuta ai tavoli esterni lungo la via è molto chic: siete esposti alla vista dei passanti, ma d’altro canto non soffrirete di mancate attenzioni. Locale molto bello, arredato di gusto e come ogni enoteca originale che si rispetti le pareti e i soffitti sono tappezzati di bottiglie di vino e di prodotti tipici, tutti rigorosamente in vendita. Si resta ammaliati dalla cantina di vini; degustare a fianco a centomila euro di vini fa un certo effetto, tanto quanto non vedere a tavola bibite ma solo calici.

Da bere prima dei canonici orari dei pasti, pranzo e cena. Per le bevute serali possiamo invece considerare i locali successivi.


LIFE BISTROT

Lo stile si vede dai dettagli e il Life Bistrot ne è pieno. Fondamentalmente è quel “locale stranissimo” in Via Porta all’Arco: è un ristorante a peso, ospita la reception di un albergo diffuso, è un reperto archeologico vivente e si propone come un cocktails bar. In pratica un locale multifunzionale! L’ambiente è molto chic e sediamo letteralmente sopra la storia; pavimenti a vetri permettono di osservare le antiche fondamenta etrusche, romane e medievali della città.

Un luogo dove il buon bere miscelato convive con la proposta gastronomica vegetariana: gli appetizer sono i più insoliti di tutto il centro storico.

D’estate il locale si improvvisa anche palco musicale: a volte non ci si capacita come una intera band possa riuscire a stare sulle pedane esterne, ma sono un attrattore indiscusso per fare baldoria. Il proprietario è rinomato, deteneva questo stesso locale nella prima decade degli anni duemila quando si chiamava Web & Wine. “Si va da Lallo”, si diceva; oggi con questa nuova formula commerciale, Lallo si è rinnovato.


L’INCONTRO BAR

L’ambiente è molto alla mano, agghindato in stile “antico impero”, a uso e consumo di turisti facoltosi; si notano dapprima i grandi lampadari a spiovente, poi le biciclette e i velocipedi. Targhe automobilistiche e banconote internazionali arredano senza preciso criterio le alte pareti in pietra, lá la maglietta firmata del Protti calciatore livornese, qua le chitarre e le fotografie in bianco e nero della movida musicale della Volterra che fu. Alla moda con un sound decisamente chill; l’atmosfera piuttosto tranquilla lo rende un posto adatto anche ai più piccoli; un luogo quindi ideale per tutta la famiglia.

Il trent’enne medio benestante vive qui dentro, con l’orologio grosso in vista, con la scarpa lucida. I volti noti sono quelli degli autorevoli del tessuto sociale del territorio e vengono in massa con l’intento di accaparrarsi più tavolini possibile. I ritardatari delle venti invece si accontentano di stare in piedi, di intralcio all’andirivieni o in zona aperta seduti sugli alti gradini dei negozi di fronte. O del negozio di vestiti accanto di qua. O della bottega artigiana accanto di là.

L’Incontro Bar è il locale che sicuramente troverai sempre aperto. E dopo l’una di notte, quando le porte si chiudono al pubblico, l’intrattenimento si sposta lungo la strada, tra chiacchiere e risate.


VOLATERRA

Prendere più aperitivi nel solito locale è come decidere di concludere la serata; Volterra, così a passo d’uomo, ha tanti altri punti strategici per vivere al meglio l’intera movida notturna.

Può darsi che L’Incontro non sia troppo di alto livello per certe generazioni. Allorchè ecco che per gli incontentabili, decisamente più buongustai, si aprono i cancelli del locale bonus. Prosegui oltre Via Guidi, controvento per Via Marchesi e ti affacci su Via Turazza. Sì, il covo dell’estremo trendsetter acculturato staziona questo angolo. All’improvviso, quando attraversi le porte del VolaterrA vieni sopraffatto da un galateo che non credevi di avere. Estremizzi un modo di porti educato, pacato, silenzioso quasi come quando entri in una cristalleria. Viene più spontaneo chiedere un vino rosso pregiato del ’99, un prosecco fermo in un bicchierino a beccuccio, uno champagne brut della… anzichè i soliti sciabordoni long drink alla aperitivo milanese.

Qui le persone s’incontrano, come nei cenacoli dei tempi passati, ad ascoltare poeti e scrittori che leggono e divulgano le loro poesie e i loro racconti. Un luogo dove tutti possono dialogare e parlare con gli autori in uno scambio reciproco di esperienze ed emozioni.

Le note di fondo arrivano dai campi di cotone dell’America del nord: imperversa il blues, il jazz. Tutto molto bello.


QVO VADIS PUB

Attraversando la Piazza dei Priori, controvento lungo Via Lungo Le Mura del Mandorlo l’aperitivo si fa in terrazza – in notturna però la visuale panoramica è decisamente scarsa. Sotto, a ridosso delle mura, si scorgono le rovine del Teatro Romano, mentre all’orizzonte si innalza la maestosa Chiesa di San Giusto. Gli adolescenti hanno conquistato questo pub, lo hanno fatto loro, vivono questo mondo a parte e difficilmente puoi ritrovare gli abituali in altri locali. O quì, o niente. Il Qvo Vadis è un classico pub irlandese.L’ambientazione sembra davvero uscita da un romanzo e l’atmosfera è autenticamente irish. Le birre, ma non solo, sono il punto di forza del locale insieme al gazebo esterno e all’ampio spazio underground dove ballare e giocare a biliardo; perfetto per trascorrere le fredde sere invernali a due passi dai parcheggi fuori centro storico. L’atmosfera familiare e la particolarità del locale hanno contribuito ad accrescere la sua notorietà.

A mo’ di postilla, va anche detto che il volterrano medio è un personaggio da studiare; il locale potrebbe anche essere il più grande del mondo e disporre di infiniti tavoli con tutti i comfort possibili, ma succede che la maggior parte delle persone se ne starà fuori, in mezzo alla strada, con la bevuta a ghiacciare le mani. Non c’è freddo che tenga e può anche piovere; salvo calamità estreme stare dentro è fuori discussione. E’ ovviamente un aneddoto per stereotipare le abitudini dei residenti, ma molto utile per prevenire giudizi affrettati su certi locali: infatti non dovete preoccuparvi se il locale risultasse vuoto; è un’apparenza, se fai attenzione li troverai a bere sulle spallette delle mura o semplicemente in strada. C’è addirittura chi si azzarda a fare un giro per le vie, per poi ritornare una mezz’ora dopo.


ACCADEMIA DELLA BIRRA

A confermare la regola del “bevo fuori, cascasse il mondo” presentiamo l’Accademia della Birra, birreria e birrificio. Si può fare un “ape” che si rispetti (com’è chiamato tra i giovani) anche con la birra!

Questo locale si figura come un pub, ma l’ambiente è meno irish e molto più casual. La migliore selezione di birra artigianale alla spina (e in bottiglia) da bere la trovi qui. Sempre molto affollato, soprattutto in estate, quando i ragazzi si ritrovano in compagnia fuori, sulle panchine della adiacente Piazza XX Settembre. Gli interni sono maestosi e offrono pure un angolo dove giocare a ping pong e a qualche gioco da tavolo.

All’Accademia della Birra la sete può essere ascoltata insieme al desiderio di mangiare qualcosa: presenti appetizer salati, ma anche primi e secondi.

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